Qual è l’origine della frase “Heavens to Betsy”?

Copertura del dizionario di ‘heavens to Betsy’

Christine Ammer, The Facts on File Dictionary of Clichés, seconda edizione 2006) ha questa breve voce per “heavens to Betsy”:

heavens to Betsy Un’espressione di stupore, Questa versione di FOR HEAVEN’S SAKE, che piaceva abbastanza a Charles E. Funk da usarla come titolo di uno dei suoi libri, proviene dall’America del diciannovesimo secolo e apparve per la prima volta nel 1892. Potrebbe essere in via d’estinzione.

Robert Hendrickson, The QPB Encyclopedia of Word and Phrase Origins, quarta edizione (2008) contribuisce con questa valutazione:

Salve Betsy! Nessuno è stato in grado di scoprire le origini di questa vecchia esclamazione di sorpresa, gioia o anche fastidio. L’etimologo Charles Earle Funk ci ha provato con tutte le sue forze, dedicando diverse pagine all’espressione nel suo libro omonimo. “Forse la frase era conosciuta ai tempi della guerra di rivoluzione”, scrive, “ma ne dubito. Né credo, come alcuni amici hanno suggerito, che si riferisse in qualche modo alla creatrice della prima bandiera americana, Betsy Ross. È molto più probabile che sia stato derivato in qualche modo dal fucile o dalla pistola del pioniere, che, per ragioni sconosciute, ha sempre chiamato affettuosamente Betsy. Tuttavia, nonostante una ricerca esaustiva, sono costretto a malincuore a ricorrere alla familiare locuzione lessicografica “Fonte sconosciuta”.”

Il riferimento di Funk a Betsy come nome familiare per un fucile di frontiera trova supporto in Mitford Mathews, A Dictionary of Americanisms on Historical Principles (1951):

betsy, n. 1. (cap) Un nome colloquiale popolare per una pistola preferita. Anche la vecchia Betsy. 1856 Spirit of Age (Sacramento) 4 nov. 3/1 Lasciate che alzino l’assegno contro di me e se non sparo, la vecchia Betsy non farà la bufera.

Il secondo significato di Betsy dato in questo dizionario, a proposito, è come forma abbreviata di Betsy Bug, che significa “cimice del pizzico” (un termine che si riferiva alle forbicine nel sud del Texas, dove sono cresciuto).

Harold Wentworth, American Dialect Dictionary (1944) ha questo per “heavens to Betsy”:

Heavens to Betsy! 1914 Maine, n N H. Corrente. Comune tra le donne.

La voce di Wentworth riproduce essenzialmente la nota sulla frase in “Rural Locutions of Maine and Northern New Hampshire,” in Dialect Notes (1914). Una voce successiva in Dialect Notes (1917) afferma che nel New England l’espressione può essere occasionalmente resa come “heifer to betsy” o “hevings to Betsy.” E E.C. Hills, “Exclamations in American English” in Dialect Notes (1924) elenca “heavens to Betsy” come un’esclamazione di “surp.”

Prime istanze in-the-wild di ‘heavens to Betsy’

La prima istanza di questa espressione che sono stato in grado di trovare è da “Readables” (una serie di brevi osservazioni umoristiche non correlate) nel Fremont Weekly Journal (22 luglio 1870):

Heavens to Betsy, ma non è stato caldo scintillare domenica notte. Almeno quelli che l’hanno provata hanno detto che lo era.

La prima corrispondenza su Google Books per la frase esatta è da “Cal Culver and the Devil” in Harper’s New Monthly Magazine (settembre 1878):

Conclusioni

Non rilevo nulla nelle due citazioni degli anni 1870 (citate sopra) per suggerire chi o cosa fosse la Betsy originale. L’espressione risale chiaramente a molto prima nella stampa di quanto Ammer pensasse solo un decennio fa – ma allora Ammer non aveva database di libri e giornali da consultare.

Il senso di “Cielo a Betsy!” non sembra essere molto diverso da “Terra chiama!” o “Giorni celesti!” Se si dovesse tirare fuori dal nulla un nome di donna a metà del 1800 per esprimere sorpresa, “Betsy” sembrerebbe una buona scommessa come “Molly” o “Aggie” o “Annie”. Ma qualunque sia il nome scelto, la gente 150 anni dopo potrebbe benissimo mettersi al tappeto cercando di identificare la persona originale con quel nome che ha ispirato l’espressione.

Aggiornamento (23 gennaio 2021): Un’istanza dell’espressione del 1857

Una ricerca nel database Hathi Trust di libri e periodici produce un’istanza di “Heavens to Betsy” del 1857, tredici anni prima della più antica corrispondenza nel database dei giornali Elephind nota sopra.

Da Frederick Saunders, “The Serenade: A Tale of Revenge,” in Ballou’s Dollar Monthly Magazine (maggio 1857):

I due cospiratori ora si avvicinano alla casa con passo cauto, e cercano di farsi strada verso il retro dell’edificio. La notte, come ho già detto, è buia, e non vedono un nuovo filo di Manilla teso sul prato, finché Bob, che ha la testa sollevata per guardare le finestre del secondo piano, viene, mentre si avvicina obliquamente, segato di netto sul collo.

“Santo cielo!” esclama, portandosi la mano alla gola, “mi sono tagliato la testa!”

“Non proprio,” altrimenti non grideresti abbastanza forte da svegliare i morti,” risponde Dick. “Ma io russo a fagioli, amico, questo è proprio quello che vogliamo; è proprio sotto la loro finestra; non potrebbe essere migliorato a nessun prezzo.”

Ancora una volta l’estratto non fornisce alcun motivo per collegare la scelta di “Betsy” a una particolare persona o cosa, ma fa risalire la traccia cartacea della frase quasi fino alla metà del diciannovesimo secolo.

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