Quando usare l’imperfetto e quando usare il passato in italiano

L’audio di questo episodio non esiste, e la colpa è della tecnologia (puff! andato nel cyberspazio!). Invece di ascoltare questo episodio, sentitevi liberi di usare le note qui sotto per saperne di più sull’argomento. E se siete tipo, “CHER, NO. HO BISOGNO DI QUESTO EPISODIO”, allora fatemelo sapere nei commenti qui sotto. Lo metterò sulla mia lista da registrare di nuovo!

Quindi ormai sapete che in italiano si usa tipicamente l’imperfetto per descrivere cose che abitualmente accadono nel passato e si usa il passato prossimo per descrivere un’azione che è accaduta in uno specifico momento del passato.

Ma scommetto che sei uscito e hai provato ad applicare queste regole e ti sei reso conto che continui ad essere corretto per usare un tempo o l’altro, il che è una tale seccatura quando pensi di sapere di cosa stai parlando.

Potresti non sapere mai di cosa stai parlando.

E va bene così! Siamo in questo gioco per divertirci, per vivere l’Italia e per amare l’amore per quanta pasta mangiamo.

Ma, se vuoi avere torto meno spesso (perché sì, è più comodo così), ho messo insieme una piccola guida per aiutarti a discernere quando usare entrambi i tempi.

Vuoi rinfrescarti la memoria sul tempo imperfetto? Leggi questo articolo.

Vuoi rinfrescarti la memoria sul tempo passato? Leggete questo articolo.

Oh, e per farvi sentire meglio, gli italiani che imparano l’inglese hanno lo stesso problema con la scelta dei tempi passati.

Il modo del mondo, suppongo.

Le differenze più ovvie

– Il tempo passato usa 2 parti – Si sceglie Essere o Avere per collegarsi al verbo che si vuole esprimere al passato. (Ho mangiato la pasta.)

– L’imperfetto finisce in vo e il passato prossimo finisce in un misto di to e so.

– L’imperfetto non usa verbi di aiuto come Essere o Avere.

Differenze principali

– Si usa l’imperfetto per descrivere il tempo o il tempo nel passato.

– Si usa l’imperfetto per descrivere come una persona si sentiva o pensava nel passato

– Un’azione che qualcuno stava facendo mentre un’altra azione era stata completata o stava ancora accadendo (Mangiare mentre lei se ne andava)

– Si usa il passato per parlare di un’azione accaduta nel passato che è stata completata.

Differenze meno evidenti

– Alcuni verbi in italiano cambiano significato quando sono all’imperfetto o al passato.

Un tutor su Italki, Maria, ha detto:

“Attenzione ad alcuni verbi che in italiano cambiano significato se sono usati all’imperfetto o al passato prossimo!”

Fate attenzione ad alcuni verbi in italiano che cambiano significato se sono usati all’imperfetto o al passato prossimo!

Per esempio – Sapere

Al presente, sapere significa sapere come fare qualcosa, avere conoscenza di qualcosa, o essere in grado di fare qualcosa.

– Abbiamo saputo – Abbiamo scoperto, abbiamo sentito (me lo immagino come quello pettegolo)

VS.

– Sapevamo – Abbiamo saputo

E la cosa bella è che sono abbastanza amichevoli da esistere insieme nella stessa frase.

– Ho saputo che sapeva la verità. – Ho scoperto che sapeva la verità.

Altri esempi

– Purtroppo, abbiamo saputo che non è andata così fino in fondo. – Purtroppo abbiamo scoperto che non è andata così fino in fondo.

– Sapevo, soprattutto, che non dovevo innamorarmi di un uomo sposato. – Sapevo, soprattutto, che non dovevo innamorarmi di un uomo sposato.

Volere

– Ho voluto – volevo

VS.

– Volevo – volevo

– Ho voluto parlarti stamattina. – Volevo parlarti stamattina (ma non ci sono riuscito)

– Volevo parlarti stamattina. – Volevo parlarti stamattina (e forse ci sono riuscito/magari no)

– Ho avuto la reazione che volevo e lo spirito è stato incredibile. – Ho avuto la reazione che volevo e lo spirito/energia è stato incredibile.

– Ma io non ho voluto andarci, mica c’era qualcosa da chiarire. – Ma io non ho voluto andarci, mica c’era qualcosa da chiarire.

Potere

Questo diventa un po’ confuso, quindi fate molta attenzione.

Hanno potuto – Potrebbero

VS

Potevano – Potrebbero

Gli italiani preferiscono usare il passato prossimo con potere quando usano un contesto negativo, come se tu non fossi in grado di fare qualcosa e le conseguenze di ciò ti stanno ancora influenzando nel presente.

Si userebbe l’imperfetto con potere in un contesto negativo o positivo e dà la connotazione che qualsiasi cosa tu sia stato/non sia stato capace di fare in passato non era una questione di abilità ma di scelta E le conseguenze che sono venute da quelle scelte sono rimaste nel passato e non ti influenzano più.

Purtroppo, in certi contesti questo potrebbe sicuramente cambiare.

Altri esempi

– Potevo fare di meglio – Potevo farlo meglio (e ho fatto la scelta di non farlo meglio)

– Non ho potuto fare di meglio – Non ho potuto farlo meglio (ho provato a farlo meglio, ma non ci sono riuscito)

– E quando mi è arrivata la proposta non ho potuto dire di no. – E quando mi è arrivata la proposta non ho potuto dire di no.

– Potevano però continuare a guardare il paesaggio fuori dalla finestra. – Potevano però continuare a guardare il panorama dalla finestra.

Hanno bisogno di più pratica: Fai questo quiz audio di 10 domande!

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