Valutiamo gli argomenti e le prove per un’origine terrestre o acquatica degli Insecta. Le prove rientrano in tre categorie: (1) prove che non supportano una visione più dell’altra; (2) prove speculative, che dovrebbero avere poco peso; e (3) prove che supportano una visione più dell’altra. La categoria 1 include prove dai sistemi locomotori e osmoregolatori; funzioni plausibili sono state proposte per i “protowings” sia in ambienti acquatici che terrestri, mentre i meccanismi locomotori e osmoregolatori degli insetti fanno poca luce sulle loro origini. I fossili, le speculazioni filogenetiche, la struttura delle branchie e le storie di vita rientrano nella categoria 2, in cui, sebbene speculative, le prove favoriscono un’origine terrestre. I primi esapodi fossili erano apparentemente terrestri e gli esapodi inequivocabilmente acquatici non appaiono fino a 60-70 milioni di anni più tardi, mentre le relazioni tra gruppi consanguinei indicano uno stile di vita terrestre almeno a partire dal gruppo di base Hexapoda-Myriapoda. La grande variazione nella struttura delle branchie, anche all’interno degli ordini, suggerisce una convergenza, e le storie di vita più o meno completamente acquatiche sono meglio interpretate come passi verso l’indipendenza dalla terra, piuttosto che segni di un’origine acquatica. La categoria 3 comprende le prove del sistema tracheale. Per essersi evoluto in acqua, un sistema tracheale deve essersi prima invaginato, poi collegato con la parete del corpo per lo scambio di gas con l’acqua, e in terzo luogo collegato con gli organi interni. È difficile immaginare funzioni per i primi due stadi; d’altra parte, il sistema potrebbe essersi facilmente evoluto sulla terraferma con l’invaginazione delle superfici respiratorie, e poi essere stato modificato per effettuare lo scambio di gas in acqua tramite le branchie.