Varicella-Zoster Virus – VZV

Presentazione clinica del virus Varicella-Zoster

Varicella (Varicella)

La definizione dei casi di varicella approvata dal CSTE (Council of State and Territorial Epidemiologists) descrive la varicella come una malattia con insorgenza acuta di eruzione maculopapulovescicolare diffusa (generalizzata) senza altra causa apparente. La varicella è vista principalmente nei bambini più giovani di 10 anni. Il CDC fornisce ulteriori informazioni sui sintomi classici della varicella.

Schifo (Herpes Zoster)

L’herpes zoster si presenta generalmente come un’eruzione dolorosa, pruriginosa o formicolante in uno o due dermatomi adiacenti (zoster localizzato). L’herpes zoster è più comune nei pazienti di età superiore ai 50 anni. La localizzazione più comune è nel dermatoma toracico. Le eruzioni generalmente non attraversano la linea mediana del corpo. Il CDC fornisce ulteriori informazioni sui sintomi classici dell’herpes zoster.

Indicazioni per i test

Presentazione classica del virus Varicella-Zoster

I test di laboratorio non sono generalmente necessari o raccomandati per le persone che mostrano una presentazione canonica delle infezioni da VZV. Le presentazioni classiche della varicella e del virus dell’herpes zoster sono descritte dal CDC.

Sospetta varicella (Varicella)

Se le caratteristiche cliniche da sole non sono confermative, specialmente in pazienti che hanno ricevuto una o entrambe le dosi di vaccinazione contro la varicella raccomandate dal CDC, i test di laboratorio sono consigliati per confermare la diagnosi.

Sospetto di herpes zoster (Herpes Zoster)

Se le caratteristiche cliniche da sole non sono confermative, soprattutto nei pazienti che hanno ricevuto la vaccinazione raccomandata per l’herpes zoster e nelle persone con sistema immunitario soppresso, si raccomandano test di laboratorio per confermare la diagnosi.

Sospetto evento correlato al vaccino

Se un paziente sta sperimentando effetti avversi dopo la vaccinazione, i test di laboratorio possono essere eseguiti per rilevare una possibile infezione da VZV e per determinare se le complicazioni sono dovute a un ceppo del vaccino VZV.

Altre situazioni

I test di laboratorio possono anche essere appropriati per indagare su focolai, casi insoliti, o casi gravi che comportano l’ospedalizzazione o la morte. Anche il precedente stato di immunizzazione può essere indagato utilizzando la sierologia.

Test di laboratorio

Test consigliati

Reazione a catena della polimerasi

I test PCR è il metodo più rapido e sensibile per confermare una diagnosi di varicella o herpes zoster. Come tale, è il test preferito per l’infezione da VZV. Se presenti, le lesioni vescicolari o le croste forniscono i migliori campioni per l’analisi PCR. In loro assenza, possono essere utilizzati altri tipi di campioni come il liquido cerebrospinale (CSF), la saliva o il sangue, ma i tipi di campioni alternativi sono associati a un maggior rischio di risultati falsi negativi.

La genotipizzazione PCR (non eseguita presso i laboratori ARUP) è utile per identificare i ceppi di VZV specifici del vaccino per l’identificazione o la conferma delle reazioni avverse alla vaccinazione. Il tipo di campione raccomandato per la genotipizzazione PCR di VZV è il tessuto di una lesione vescicolare. Possono essere utilizzati anche campioni di sangue, CSF o biopsia, ma aumentano il rischio di risultati falsi negativi.

Il CDC fornisce maggiori informazioni sulle migliori pratiche per la raccolta dei campioni sul loro sito web.

Altri test (utili solo in certe situazioni)

Macchiature dirette di anticorpi fluorescenti

I test PCR sono preferiti alle macchie DFA. Il test DFA è limitato dalla qualità del campione e ha generalmente una bassa sensibilità. Se è presente un numero insufficiente di cellule infette, i risultati possono essere non validi o falsamente negativi. La conferma con la PCR o la coltura virale può essere necessaria.

Serologia

La sierologia ha un’utilità limitata per la diagnosi di laboratorio del VZV e dovrebbe essere usata solo quando non sono disponibili campioni adatti per la PCR.

Cultura virale

La coltura virale del VZV non è raccomandata per la diagnosi iniziale perché il suo lento tempo di risposta può influire negativamente sulla gestione clinica. La coltura può essere usata per confermare i risultati del DFA.

Stato di immunizzazione

La sierologia può essere usata per determinare lo stato di immunizzazione di un paziente e informare i futuri programmi di vaccinazione. Si prega di consultare l’argomento ARUP Consult Immunization Status per maggiori informazioni.

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