La notte del 14 aprile, l’operatore wireless Phillips era molto impegnato a inviare i messaggi dei passeggeri chiacchieroni a Cape Race, Newfoundland, da dove potevano essere trasmessi all’interno ad amici e parenti. Quella notte ricevette un sesto avviso di ghiaccio, ma non si rese conto di quanto il Titanic fosse vicino alla posizione dell’avviso, e mise quel messaggio sotto un fermacarte al suo gomito. Non raggiunse mai il capitano Smith o l’ufficiale sul ponte.
La R.M.S. Titanic era una Royal Mail Ship, una denominazione che significava che il Titanic era ufficialmente responsabile della consegna della posta per il servizio postale britannico. A bordo del Titanic c’era un ufficio postale marittimo con cinque impiegati postali (due britannici e tre americani). Questi impiegati postali erano responsabili dei 3.423 sacchi di posta (sette milioni di singoli pezzi di posta) a bordo del Titanic. È interessante notare che, sebbene nessuna posta sia stata ancora recuperata dal relitto del Titanic, se lo fosse, il servizio postale degli Stati Uniti cercherebbe ancora di consegnarla (l’USPS perché la maggior parte della posta veniva inviata negli Stati Uniti).
Secondo tutti i resoconti, la notte era insolitamente chiara e scura, senza luna ma debolmente luminosa con un incredibile cielo pieno di stelle. Le stelle erano così luminose che un ufficiale scambiò il pianeta Giove (che allora sorgeva appena sopra l’orizzonte) per la luce di una nave a vapore. Il mare era, allo stesso modo, insolitamente calmo e piatto, “come vetro” dissero molti sopravvissuti. La mancanza di onde rendeva ancora più difficile individuare gli iceberg, dato che non c’era la spia dell’acqua bianca che si rompeva ai bordi degli iceberg. Le vedette interrogavano il personale della White Star su dove fossero i loro binocoli. Fu detto loro che erano fuori posto, e questo avrebbe avuto un ruolo nella distruzione della nave.