Modernizzazione sotto Carlo V
Il re Carlo V (regno 1364-80) approvò lo sviluppo del Louvre da fortezza a residenza. Decise di costruire un nuovo recinto a trecento metri a ovest del Louvre e incaricò il suo architetto Raymond du Temple di convertire la fortezza in un’abitazione moderna. Le finestre furono aperte nei muri e le porzioni superiori sollevate e arricchite con alti tetti ornati.
Il Louvre portava allora un messaggio politico. Le statue del re e di sua moglie, poste sopra la porta d’ingresso, salutavano i visitatori. Queste statue sono forse quelle che si trovano ora nelle collezioni del museo. Nel cortile i visitatori dovevano fare il giro del torrione per raggiungere la grande scala a chiocciola. Decorata con figure di parenti del re, questa scala conduceva agli appartamenti. La disposizione delle stanze riservate alla regina e al re, i cui alloggi si trovavano nell’ala nord, seguiva una complessa disposizione spaziale. Questa andava dalla zona più pubblica (la sala) alla stanza più privata (la sala di ritiro o chambre de retrait) e si prestava bene alla realizzazione di cerimonie reali molto elaborate.
Charles V fece anche creare nel Louvre una famosa biblioteca per la sua collezione di circa mille manoscritti. Allestita nella torre nord-ovest e che si estendeva su tre livelli, rifletteva l’ambizione intellettuale di un re che era conosciuto come “il Saggio” e fungeva anche da centro di diffusione di testi importanti attraverso la copiatura di manoscritti, traduzioni commissionate e prestiti di libri ad altri membri della famiglia reale. Questa biblioteca fu però rapidamente dispersa a partire dal regno di Carlo VI (1380-1422), durante il quale il Louvre visse il periodo più difficile della Guerra dei Cent’anni, segnato in particolare dall’occupazione inglese della capitale tra il 1420 e il 1435. L’elmo cerimoniale di Carlo VI, trovato rotto in un pozzo del castello medievale, è contemporaneo a questo periodo travagliato.
Il Louvre medievale fu in gran parte perso durante la modernizzazione del castello voluta dal Rinascimento, e fu gradualmente raso al suolo tra il 1528 e il 1660. Durante il progetto Grand Louvre negli anni ’80, gli scavi hanno rivelato le fondamenta del castello perduto. I visitatori possono ora passeggiare intorno agli antichi fossati, scoprire le fondamenta del torrione e vedere la sala oggi nota come “Salle Saint Louis”.