Dr. Roly Hilario Esteban, Direttore Scientifico della Clinica ProCrear
Molte donne si sottopongono a uno o più curettages uterini, a volte necessari e spesso non necessari, rischiando complicazioni immediate per la salute, così come complicazioni a lungo termine che possono influenzare negativamente la loro fertilità.
Curettage uterino…
Detto anche raschiamento uterino, è un’operazione minore, eseguita per raschiare o pulire la cavità uterina, principalmente quando c’è un aborto spontaneo o una gravidanza, cioè quando ci sono resti della gravidanza nella cavità uterina. Se ci sono residui, emorragie o infezioni possono minacciare la salute della donna.
Il curettaggio utilizza uno strumento di metallo (chiamato curette o cucchiaio) per raschiare o pulire l’utero, in modo cieco, perché non vediamo l’interno dell’utero, sentiamo solo le pareti dell’utero. Se raschiamo l’utero troppo vigorosamente, possiamo causare danni all’utero o alle tube uterine.
È solo per gli aborti?
Gli aborti incompleti sono la causa più frequente per cui si esegue il curettage uterino, ma si fa anche quando ci sono resti di placenta dopo il parto, questi curettages sono chiamati ostetrici perché la paziente era incinta. Ci sono anche curettage ginecologici quando la paziente non è incinta, di solito a scopo diagnostico perché hanno un sanguinamento uterino anormale o un endometrio molto spesso.
Non è esente da complicazioni
Il curettage uterino non è esente da complicazioni, ci sono complicazioni immediate come emorragie, infezioni, perforazione dell’utero. Ci sono diverse complicazioni a lungo termine che influiscono sulla fertilità. Due in particolare sono le sinechie uterine – la sindrome di Asherman (descritta e pubblicata nel 1948) e l’incompetenza cervicale.
Si stima che il 16% dei curettages può provocare sinechie uterine dopo un curettage e il 32% dopo tre curettages. È una tragedia terribile vedere le donne che hanno un curettage e poi non possono avere figli. Si stima che il 10% dei curettages può predisporre all’incompetenza cervicale, che è un altro dramma, perché non lo sapranno fino a quando non rimarranno incinte di nuovo e perderanno un bambino di 5-6 mesi, la cervice non sostiene i 9 mesi, è molto debole o allentata e si aprirà molti prima che raggiunga la maturità e il bambino muore perché è estremamente prematuro.
Trattamenti adeguati
Nel caso delle sinechie uterine, l’intervento si chiama isteroscopia, si entra nell’utero e si identificano le sinechie e le si taglia con le forbici, si mette un dispositivo per evitare che si attacchino di nuovo e si danno ormoni. Ci sono 2 situazioni, se le sinechie sono lievi la prognosi è molto buona, se le sinechie sono molto gravi è raramente possibile ripristinare l’anatomia dell’utero e si deve pensare alla maternità surrogata o all’adozione. L’incompetenza deve essere monitorata con un controllo ecografico della cervice, una volta rilevata, si esegue un intervento chirurgico: il cerchiaggio, che consiste nel porre uno o due punti di sutura nella cervice in modo che non si apra e sostenga almeno 8 mesi di gravidanza.
Raccomandazioni per le pazienti che si sottoporranno al curettage
Il curettage uterino deve essere evitato, molte delle gravidanze precoci che non evolvono possono essere gestite medicalmente. Se questo non è possibile, eseguiremo la MVA, che è l’aspirazione con una cannula di plastica. Se questo non funziona, il curettage sarà eseguito con molta attenzione.