Holstein, regione storica e culturale che occupava la parte meridionale della penisola dello Jutland tra i fiumi Eider ed Elbe, ora comprendente la metà meridionale del Land (stato) Schleswig-Holstein nella Germania settentrionale.
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Holstein fu creato come contea del Sacro Romano Impero nel 1111. Venne sotto un’unione personale con il re danese nel 1459, un accordo che causò molti disordini tra la maggioranza tedesca. Nel 1474 l’Holstein fu elevato al rango di ducato nel Sacro Romano Impero e dopo il 1815 nella Confederazione Tedesca. I tentativi della Danimarca di annettere l’Holstein e lo Schleswig portarono alla guerra con Austria e Prussia nel 1864. La Danimarca fu sconfitta e l’amministrazione dell’Holstein fu conferita all’Austria dalla Convenzione di Gastein (14 agosto 1865). Questo accordo si rivelò comunque insostenibile, e la vittoria della Prussia sull’Austria nella Guerra delle Sette Settimane portò all’annessione dell’Holstein da parte della Prussia: dopo la Pace di Praga (1866), fu incorporato con lo Schleswig come un’unica provincia prussiana.
La gente dell’Holstein è per lo più discendente dei Sassoni e parla un dialetto basso tedesco. Più dell’85% sono protestanti. Il modello di insediamento rurale predominante nelle paludi lungo la costa del Mare del Nord e il fiume Elba è quello di villaggi lineari (Marschhufendörfer) situati lungo le dighe interne e i canali, con i loro campi che si estendono ad angolo retto in lunghe strisce strette. Nella zona agricola orientale, lungo la costa del Baltico, dominano villaggi compatti, piccole frazioni e grandi proprietà. Le fattorie della meno fertile regione centrale di Geest sono disperse. La tradizionale fattoria sassone a un piano è caratteristica dell’Holstein. Un tetto ampio e ripido ospita la Diele, una grande aia che attraversa l’edificio, e gli alloggi e le stalle su entrambi i lati. Alla Diele si accede attraverso una grande porta all’estremità del frontone dell’edificio.