entesofiti plantari: nuove osservazioni sui siti di origine basate su analisi radiografiche, di risonanza magnetica, anatomiche e paleopatologiche

Obiettivo: Determinare la relazione tra i siti degli entesofiti plantari calcaneari e le strutture fasciali e dei tessuti molli circostanti utilizzando la radiografia di routine, la risonanza magnetica e i dati derivati da campioni cadaverici e paleopatologici.

Disegno e pazienti: Due osservatori hanno analizzato gli studi di risonanza magnetica di 40 caviglie in 38 pazienti (35 maschi, 3 femmine; età media 48,3 anni) con entesofiti plantari calcaneari che sono stati selezionati da tutti gli esami di risonanza magnetica della caviglia eseguiti nell’ultimo anno. I dati derivati da questi esami di risonanza magnetica erano i seguenti: le dimensioni dell’entesofita; la sua posizione in relazione alla fascia plantare (PF) e ai muscoli flessori; lo spessore e il segnale della PF. Le radiografie corrispondenti delle caviglie sono state valutate in un momento diverso dagli stessi osservatori per la presenza o assenza di entesofiti plantari e, quando presenti, le loro misure. Un terzo osservatore ha esaminato tutte le osservazioni discordanti della risonanza magnetica e degli esami radiografici. Due osservatori hanno analizzato 22 campioni di calcagno con entesofiti plantari in un museo antropologico per determinare l’orientamento di ogni entesofita plantare. La risonanza magnetica di un piede cadaverico con un’entesofita plantare con successivo sezionamento sagittale è stata eseguita per fornire ulteriore comprensione anatomica.

Risultati: Per quanto riguarda la risonanza magnetica, la dimensione media degli entesofiti plantari era di 4,41 mm (SD 2,4). Venti (50%) entesofiti erano situati sopra il PF, 16 (40%) tra la fascia e i muscoli abduttore digiti minimi, flessore digitorum brevis e abduttore hallucis, e solo uno (3%) era situato all’interno del PF. In tre (8%) casi la posizione non è stata determinata. Le dimensioni degli entesofiti visti con la risonanza magnetica e le radiografie erano altamente correlate (P<0,01). L’accordo interosservatore per tutte le misurazioni era buono (Pearson >0,8, kappa >0,9). Undici dei 22 campioni ossei avevano entesofiti plantari orientati in direzione dell’abduttore digiti minimi e 11 orientati in direzione del flessore digitorum brevis e PF. Le sezioni cadaveriche hanno rivelato diversi tipi di entesofiti.

Conclusioni: Gli entesofiti calcaneari sorgono in cinque luoghi diversi: nei siti di inserzione dei muscoli abduttore digiti minimi e flessore digitorum brevis; tra la PF e questi muscoli; e, meno frequentemente, all’interno della PF e nel sito di inserzione del legamento plantare corto.

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