Dipolo elettrico, coppia di cariche elettriche uguali e opposte i cui centri non sono coincidenti. Un atomo in cui il centro della nuvola negativa di elettroni è stato spostato leggermente lontano dal nucleo da un campo elettrico esterno costituisce un dipolo elettrico indotto. Quando il campo esterno viene rimosso, l’atomo perde la sua dipolarità. Una molecola d’acqua (H2O), in cui due atomi di idrogeno sporgono da un lato e formano insieme all’atomo di ossigeno come vertice un angolo di 105°, costituisce un dipolo elettrico permanente. Il lato dell’ossigeno della molecola è sempre un po’ negativo e il lato dell’idrogeno un po’ positivo. Un dipolo elettrico può essere anche grande, come un lungo filo rettilineo usato come antenna radiotrasmittente su cui gli elettroni sono spinti avanti e indietro, rendendo un’estremità negativa e l’altra positiva con inversione di polarità ogni mezzo ciclo.
In un campo elettrico un dipolo subisce una coppia, tendendo a ruotare in modo che il suo asse si allinei con la direzione del campo elettrico. La quantità di coppia, massima quando il dipolo è perpendicolare al campo elettrico, dipende non solo dalla forza del campo elettrico ma anche dalla separazione delle due cariche elettriche e dalla loro magnitudine. Se ogni carica ha una grandezza q e la distanza dal centro della carica negativa a quello della carica positiva è d, il prodotto qd è definito momento di dipolo elettrico. La sua grandezza indica la coppia massima esercitata su un dato dipolo elettrico per valore unitario del campo elettrico circostante nel vuoto. Il momento di dipolo elettrico, un vettore, è diretto lungo la linea dalla carica negativa verso la carica positiva. I momenti di dipolo tendono a puntare lungo la direzione del campo elettrico circostante.
Perché il momento di dipolo elettrico ha dimensioni di carica elettrica per lo spostamento, la sua unità nel sistema metro-kilogrammo-secondo è il metro coulomb; nel sistema centimetro-grammo-secondo è l’esu-centimetro.