Decidere quanto forte o piano suonare un pezzo di musica può cambiare completamente il suo suono. Se si suona forte e con forza, la musica potrebbe sembrare aggressiva e attaccante. Ma se si suonasse lo stesso pezzo, dolcemente, avrebbe una sensazione completamente diversa. Per questo motivo, la dinamica è una delle parti più importanti nel suonare la musica. Si può esprimere così tanta emozione con esse.
In questo post, copriremo tutti i diversi tipi di dinamiche musicali e come si usano con molti esempi e spiegazioni. Ma prima, definiamo cosa sono le dinamiche nella musica.
Tabella del contenuto
Definizione di dinamiche nella musica
Nella musica, si usa la parola dinamica per descrivere il volume della musica.
Ma, piuttosto che usare parole come forte e morbido, usiamo diversi termini e simboli italiani per descrivere il volume del pezzo.
Raggruppiamo i termini musicali per la dinamica in due diverse categorie:
- Dinamica statica
- Dinamica variabile
Ora vedremo le differenze tra questi due tipi di dinamica.
Dinamiche statiche
Le dinamiche statiche sono istruzioni musicali che ci dicono di suonare la musica ad un certo volume che non cambia.
In altre parole, non diventare più forte o più silenzioso, suonare ogni nota allo stesso volume della precedente.
Utilizziamo tre termini italiani per descrivere la dinamica statica:
- Piano
- Forte
- Mezzo
Iniziamo con il pianoforte (non lo strumento).
Piano
La prima dinamica che vedremo è il pianoforte, che si pronuncia ‘pi-ah-no’.
Piano è la parola che usiamo per descrivere la quiete o la morbidezza nella musica.
Quando leggi la musica vedrai tipicamente una lettera p che sta dicendo al musicista di suonare questa parte del pezzo in modo tranquillo.
Forte
Poi abbiamo Forte, che si pronuncia ‘for-tay’.
E’ definito come il termine musicale per forte e deriva dalla parola italiana per ‘forte’.
Proprio come il pianoforte, quando il forte è usato in un pezzo di musica lo vedrete spesso indicato come una lettera f.
Questo significa che dovresti suonare da questo punto forte.
Mezzo
Si usa un’altra parola italiana, mezzo, che si pronuncia ‘met-so’.
La definizione di mezzo è ‘moderatamente’ o ‘metà’.
Si mette davanti alle due dinamiche: piano e forte così si ottiene mezzo piano (che significa moderatamente tranquillo) e mezzo forte (che significa moderatamente forte).
Ancora una volta, questo sarà il più delle volte abbreviato alle prime lettere di ogni parola: mp o mf.
Pianissimo e Fortissimo
Possiamo anche aggiungere il suffisso ‘issimo’ che significa essenzialmente ‘molto’ alla fine di piano e forte.
Togliamo semplicemente l’ultima lettera ‘o’ da piano e la ‘e’ da forte.
Questo ci dà pianissimo che significa ‘molto tranquillo’ e fortissimo che significa ‘molto forte’.
Pianissimo sarà abbreviato in doppia lettera ps e fortissimo sarà abbreviato in doppia lettera fs come mostrato sotto.
Pianississimo e Fortississimo
Non così comune ma comunque degno di nota è che possiamo avere dinamiche molto, molto forti e molto, molto tranquille.
Abbiamo appena aggiunto una ‘iss’ extra per ottenere pianississimo e fortississimo.
Ancora più ps e f
È improbabile vedere dinamiche statiche diverse da queste, ma ci sono stati alcuni compositori che hanno usato ancora più ps e fs per fare alcune dinamiche più estreme.
Holst usa il fortissississimo (ffff) in ‘Mars, The Bringer of War’ da ‘The Planets’.
Nel video qui sotto saltate a circa 7 minuti e 7:30 minuti e sentirete quanto forte è il fortissississimo!
Sentire un’intera orchestra suonare più forte che può è una cosa da sperimentare, vale sicuramente la pena andare a vederlo la prossima volta che è in programma al proms.
Un altro esempio di dinamica estrema è dalla ‘Symphony No. 6’ di Tchaikovsky.
Nel primo movimento a circa 10 minuti scrive un sacco di ps, (sei ps in un punto che è pianississississimo, un po’ un boccone da dire).
Potresti voler alzare il volume per sentirlo però…
Cambio di dinamica
L’altro tipo di marcature dinamiche che vedrai ha a che fare con il cambio di dinamica.
Questo è il caso in cui la musica non rimane ad un volume ma aumenta o diminuisce gradualmente (o improvvisamente) di volume.
Crescendo
Utilizziamo la parola italiana crescendo (pronunciata ‘kruh-shen-doh.’) che significa ‘diventare gradualmente più forte’.
Deriva dalla parola italiana per aumentare.
Si abbrevia spesso in ‘cresc’ in un pezzo di musica ma si può anche disegnare un segno di forcina.
Si tratta di due linee che iniziano insieme e si allontanano gradualmente come mostrato qui sotto.
Decrescendo e Diminuendo
L’opposto di crescendo è decrescendo che significa ‘diventare gradualmente più tranquillo’.
Deriva dalla parola italiana per decrescere.
Si abbrevia in ‘decresc’ ma possiamo anche usare il simbolo di una forcina che indica il contrario.
Le due linee iniziano separate e gradualmente si avvicinano fino ad incontrarsi.
Un’altra parola che significa esattamente lo stesso di decrescendo è ‘diminuendo’ che significa ‘diventare gradualmente più tranquillo. ma puoi usare la forcina di decrescendo o una di queste due parole in modo intercambiabile.
Tabella della dinamica musicale
Di seguito c’è una lista di tutti i diversi segni dinamici che è probabile incontrare in un pezzo di musica insieme al simbolo e alla definizione.
Schema della dinamica | ||
---|---|---|
In italiano | Simbolo | Definizione |
pianississimo | molto, molto tranquillo | |
pianissimo | molto tranquillo | |
piano | tranquillo | |
mezzo piano | moderatamente tranquillo | |
mezzo forte | moderatamente forte | |
forte | forte | |
fortissimo | molto forte | |
fortississimo | molto, molto forte | |
crescendo | diventa gradualmente più forte | |
decrescendo | diventando gradualmente più calmo | |
diminuendo | diventa gradualmente più silenzioso |
Riassumendo la dinamica
Spero che questo vi aiuti a dare un po’ più di senso alla dinamica e a come si annota il volume nella musica.
È una parte molto vitale dell’esecuzione e può cambiare completamente il modo in cui la musica che stai suonando suona di più
Aggiungerò presto altre informazioni su alcuni degli altri termini usati per descrivere improvvisi cambiamenti di volume.