Cos’è un archetipo? – Lavorare con gli Archetipi Universali

Archetipo

Definizione: Elementi primordiali e strutturali della psiche umana. (Vedere anche immagine archetipica e istinto.)

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Gli archetipi sono sistemi di prontezza all’azione, e allo stesso tempo immagini ed emozioni. Sono ereditati con la struttura del cervello, anzi ne sono l’aspetto psichico. Rappresentano, da un lato, un conservatorismo istintivo molto forte, mentre dall’altro sono il mezzo più efficace concepibile di adattamento istintivo. E sono quindi, essenzialmente, la porzione ctonia della psiche… quella porzione attraverso la quale la psiche è attaccata alla natura.

Archetipo – Non ereditato, ma universale

Non si tratta … di idee ereditate ma di possibilità ereditate di idee. Né si tratta di acquisizioni individuali ma, per lo più, comuni a tutti, come si può vedere dall’avvenimento universale.

Gli archetipi sono irrappresentabili in se stessi ma i loro effetti sono distinguibili in immagini e motivi archetipici.

Gli archetipi … si presentano come idee e immagini, come tutto ciò che diventa un contenuto della coscienza.

Gli archetipi sono, per definizione, fattori e motivi che organizzano gli elementi psichici in determinate immagini, caratterizzate come archetipiche, ma in modo tale che possono essere riconosciute solo dagli effetti che producono.

Archetipo e istinto

Jung ha anche descritto gli archetipi come “immagini istintuali”, le forme che gli istinti assumono. Ha illustrato questo usando la similitudine dello spettro.

Il dinamismo dell’istinto è alloggiato per così dire nella parte infrarossa dello spettro, mentre l’immagine istintuale si trova nella parte ultravioletta. … La realizzazione e l’assimilazione dell’istinto non avvengono mai all’estremità rossa, cioè per assorbimento nella sfera istintuale, ma solo per integrazione dell’immagine che significa e allo stesso tempo evoca l’istinto, anche se in una forma ben diversa da quella che incontriamo sul piano biologico.

Psicologicamente … l’archetipo come immagine dell’istinto è una meta spirituale verso cui tende tutta la natura dell’uomo; è il mare verso cui tendono tutti i fiumi, il premio che l’eroe strappa alla lotta con il drago.

Manifestazioni personali e collettive

Gli archetipi si manifestano sia a livello personale, attraverso i complessi, sia collettivamente, come caratteristiche di intere culture. Jung riteneva che fosse compito di ogni epoca comprendere nuovamente il loro contenuto e i loro effetti.

Non possiamo mai staccarci legittimamente dai nostri fondamenti archetipici se non siamo disposti a pagare il prezzo di una nevrosi, così come non possiamo liberarci del nostro corpo e dei suoi organi senza suicidarci. Se non possiamo negare gli archetipi o neutralizzarli in altro modo, ci troviamo di fronte, ad ogni nuovo stadio di differenziazione della coscienza a cui giunge la civiltà, al compito di trovare una nuova interpretazione adeguata a questo stadio, per collegare la vita del passato che ancora esiste in noi con la vita del presente, che minaccia di scivolare via da essa.

Immagine archetipica

La forma o la rappresentazione di un archetipo nella coscienza. (Vedi anche inconscio collettivo.)

Un dinamismo che si fa sentire nella numinosità e nel potere affascinante dell’immagine archetipica.

Le immagini archetipiche, come schemi o motivi universali che provengono dall’inconscio collettivo, sono il contenuto di base delle religioni, delle mitologie, delle leggende e delle fiabe.

Un contenuto archetipico si esprime, innanzitutto, in metafore. Se un tale contenuto parla del sole e identifica con esso il leone, il re, il tesoro d’oro custodito dal drago, o il potere che fa la vita e la salute dell’uomo, non è né l’una né l’altra cosa, ma la terza cosa sconosciuta che trova un’espressione più o meno adeguata in tutte queste similitudini, eppure – con perpetua vessazione dell’intelletto – rimane sconosciuta e non può essere inserita in una formula.

Schemi archetipici – tutti i tempi, tutti i luoghi

A livello personale, i motivi archetipici sono schemi di pensiero o di comportamento che sono comuni all’umanità in tutti i tempi e in tutti i luoghi.

Per anni ho osservato e studiato i prodotti dell’inconscio nel senso più ampio della parola, cioè i sogni, le fantasie, le visioni e i deliri dei pazzi. Non ho potuto evitare di riconoscere certe regolarità, cioè dei tipi. Ci sono tipi di situazioni e tipi di figure che si ripetono frequentemente e hanno un significato corrispondente. Uso quindi il termine “motivo” per designare queste ripetizioni. Così non ci sono solo sogni tipici ma motivi tipici nei sogni. … può essere organizzato sotto una serie di archetipi, il principale dei quali è . .. l’ombra, il vecchio saggio, il bambino (compreso l’eroe bambino), la madre (“Madre Primordiale” e “Madre Terra”) come personalità sovraordinata (“daemonica” perché sovraordinata), e la sua controparte la fanciulla, e infine l’anima nell’uomo e l’animus nella donna.

© dal Lessico Jung di Daryl Sharp, riprodotto per gentile concessione dell’autore.

Suggerimento sul lavoro con gli archetipi universali

Un processo di analisi junghiana con un analista junghiano addestrato includerà tipicamente il riferimento agli archetipi rilevanti o agli schemi archetipici che emergono nel processo. Questo è un processo organico, ed è interamente guidato dall’interazione tra l’analista e l’analizzando, e il materiale psichico che emerge.

Altra lettura sul processo junghiano: Lavorare con la teoria e la pratica junghiana

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