Al Pacino festeggia il suo 80° compleanno il 25 aprile 1940. L’attore premio Oscar ha recitato in decine di classici nel corso dei suoi quasi 50 anni di carriera, dalla sua svolta stellare ne “Il padrino” (1972) al suo trionfo di fine carriera in “The Irishman” (2019). E non mostra segni di rallentamento nella sua vecchiaia, assumendo recentemente un ruolo da protagonista nella nuova serie di Amazon Prime “Hunters”. In onore del suo compleanno, festeggia facendo un giro attraverso la nostra galleria fotografica dei 25 più grandi film di Pacino, classificati dal peggiore al migliore.
Anche se una leggenda della recitazione, Pacino ha impiegato 20 anni e otto nomination per incassare finalmente il suo I.O.U. Oscar per “Scent of a Woman” (miglior attore, 1992). Prima di allora aveva gareggiato per “Il padrino” (miglior attore non protagonista, 1972), “Serpico” (miglior attore, 1973), “Il padrino, parte II” (miglior attore, 1974), “Il pomeriggio di un giorno da cani” (miglior attore, 1975), “…e giustizia per tutti” (miglior attore, 1979), “Dick Tracy” (miglior attore non protagonista, 1990) e “Glengarry Glen Ross” (miglior attore non protagonista, 1992), ma non ha vinto nessuna di queste candidature.
Sorprendentemente, le sue nomination del 1992 per “Scent of a Woman” e “Glengarry Glen Ross” sono state seguite da una lunga siccità all’Academy, nonostante altre performance acclamate dalla critica in “Heat” (1995), “Donnie Brasco” (1997), “The Insider” (1999) e “Insomnia” (2002). Durante questo periodo, è diventato un favorito della TV con i turni vincitori di Emmy in “Angels in America” (2003) e “You Don’t Know Jack” (2010), guadagnandosi un’ulteriore candidatura per “Phil Spector” (2013).
Tutto è cambiato con l’intima epopea mafiosa di Martin Scorsese “The Irishman”, in cui interpreta il roboante leader dei Teamsters Jimmy Hoffa. Il ruolo gli ha portato la sua prima nomination all’Oscar in 27 anni, più altre candidature come attore non protagonista ai Golden Globes, Critics Choice, BAFTA e SAG. Inoltre, Pacino gareggiò contro se stesso quell’anno nel SAG Ensemble sia per “The Irishman” che per “Once Upon a Time in Hollywood” di Quentin Tarantino. Non male per uno che non era stato riaccolto tra le braccia amorevoli dell’accademia per quasi tre decenni.
Dai un’occhiata alla nostra galleria dei più grandi film di Pacino, compresi alcuni per i quali avrebbe dovuto ricevere la nomination agli Oscar.