La storia della parola romance inizia quando il quinto secolo sta per finire, e l’impero romano con esso. I protagonisti della storia sono gli abitanti della Gallia, una regione che comprende l’odierna Francia e parti del Belgio, della Germania occidentale e dell’Italia settentrionale – una regione che manca di un’isola britannica per raggiungere la parte occidentale dell’Impero Romano. I galli parlano una lingua di derivazione latina che noi oggi chiamiamo gallo-romanzo, ma che i galli stessi chiamano Romanus, dalla parola latina che significa “Roma” o “romano”.
Nel Medioevo, ‘romans’ o ‘romanz’ era usato per indicare non solo la lingua volgare, ma le opere composte in essa. Queste opere erano spesso narrazioni che raccontavano le avventure dei cavalieri.
Alla fine del secolo, i Galli sono stati sopraffatti dai Franchi e da altri popoli germanici, e l’Impero Romano è caduto per inaugurare il Medioevo. L’influenza della lingua latina, tuttavia, rimane molto viva. Un avverbio latino Romanice, un derivato di Romanus, emerge con il significato di “in volgare”, alludendo alle lingue che si erano sviluppate dal gallo-romanzo, cioè il vecchio francese e il vecchio occitano. Quello che si parla romanice, o “in volgare”, non è decisamente il latino, che è quello che si parlava in chiesa e nella maggior parte della scrittura formale.
Nel francese antico, il latino romanice è adattato come romans o romanz. La nuova parola è un sostantivo, e si riferisce non solo al francese antico stesso ma anche alle opere composte in esso. Siamo nel Medioevo ora, e i romans/romanz composti sono spesso narrazioni scritte in versi e che raccontano – cos’altro? – gli affetti e le avventure di cavalieri galanti e onorevoli. Romans/romanz assume un significato che si riferisce specificamente ai trattamenti metrici dell’amore e dei tempi dei cavalieri, e il destino della parola inglese moderna romance è segnato: la sua stretta associazione con i racconti d’amore la unisce per sempre alle storie d’amore, sia vere che semplicemente sognate.
Il romanticismo è naturalmente associato anche alle lingue. Questo uso è stato sigillato un po’ prima, quando il sostantivo si riferiva al francese antico; il termine lingua romanza ora si riferisce a un certo numero di lingue che si sono sviluppate dal latino, tra cui il francese, l’italiano e lo spagnolo.